Come ti cambio la festa!
Vi ricordate del vecchio karaoke che alla fine degli anni ’90 esplodeva come fenomeno di massa?
Bene, oggi non solo è riapparso con prepotenza in molti locali italiani, ma si è evoluto (e migliorato), grazie alla tecnologia e al mondo social in cui viviamo, trasformandosi da “esibizione pubblica” a esperienza personale da condividere.
Magari in compagnia e, ancora meglio, senza dover uscire di casa, insieme agli amici (anche se non tutti intonati).
Cantare in compagnia aumenta il piacere si di chi lo fa che di chi ascolta, come un coro da stadio o una preghiera in chiesa, la musica unisce, rafforza, cementa, rilascia energia positiva e mette di buon umore.
Insomma una vera e propria terapia, che oltre a rallegrare la serata può offrire anche qualche piccola suggestione (almeno per i più giovani…) che potrebbero volersi misurare con contesti più competitivi.
Ma con tutto il rispetto per le potenziali carriere da solista, cantare in gruppo è pura gioia. Pensate a pezzi tipo Bello e Impossibile della Nannini, dove solo il gruppo di voci può colmare la distanza con la grandezza dell’originale, o a Gente di Mare degli eterni Raf e Tozzi, che finisce sistematicamente con la gente abbracciata e che ondeggia. Visti da fuori possiamo apparire come una gabbia di matti, ma non è vero!
E non c’è pù alcna scusa per non farlo: non occorrono più costosi impianti o competenze tecniche particolari; per cantare insieme basta Karaoke One e le persone giuste a fare il coro. Senza scomodare Bocelli e la sua famosissima “Con te partirò” ci soccorrerà l’ intramontabile “Abbronzatissima” del mitico Vianello.
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