Caruso? No, grazie… I brani da evitare per le voci non “educate”
Se siamo alle prime armi ma la nostra motivazione supera il nostro pudore e abbiamo deciso di cominciare a cantare “un pò più sul serio”, è bene prepararci per rendere l’esperimento accettabile oltre che divertente.
Innanzitutto installiamo la nostra app per avere basi e testi e trasformare il nostro smartphone in un karaoke. Con Karaoke One, ad esempio, possiamo scegliere tra la app o la versione web, o tutte e due, per utilizzare sia il cellulare che il pc.
In attesa che il nostro corso di canto dia i suoi risultati, come ogni star che si rispetti dobbiamo avere una nostra scaletta: una playlist di brani che possano essere alla nostra portata.
Questa valutazione va fatta innanzitutto considerando le caratteristiche della propria voce e la nostra capacità di controllarla. In ogni caso per cominciare è bene non scegliere brani impegnativi, con lunghi acuti o tonalità impossibili da raggiungere. Come Caruso, appunto o Io me ne andrei di Claudio Baglioni.
Ma quale idea: il rap e gli autori in soccorso delle nuove voci
Per i giovanissimi non significa molto, ma per chi vuole fare musica la storia è importante e, a volte, aiuta. Come nel caso di Ma Quale Idea, irresistibile e divertente pezzo del grande Pino D’Angiò. Il brano è stato definito il primo rap della storia e in effetti lo si può canticchiare con un filo di voce stando solo attenti alle stonature.
Nella stessa direzione, quella di rendere facile la nostra esibizione, vanno sia i brani rap che molti pezzi cantautoriali. Per restare in Italia pensiamo a Non me lo so spiegare di Tiziano Ferro o Salirò di Daniele Silvestri.
Scarica Karaoke One e scopri la raccolta di canzoni facili da cantare per un risultato assicurato!
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