Il Karaoke è una forma di intrattenimento ormai molto conosciuta in tutto il mondo, capace di svoltare una serata e trasformare in pochi minuti l’atmosfera di una festa. Per quanto l’attività del Karaoke possa sembrare semplice, nasconde non pochi segreti e curiosità. Vediamo di quali si tratta.
Il Karaoke nel mondo
Il Karaoke oggi può essere praticato anche a distanza: grazie ad applicazioni come la nostra Karaoke One, ora è possibile superare tutte le barriere geografiche e linguistiche per divertirsi insieme. Ogni Paese del mondo ha una tradizione di Karaoke diversa: eccone alcuni.
Giappone
Il Giappone è la patria del Karaoke (parola che nasce dall’unione di due termini che significano rispettivamente “orchestra” e “vuota”) e non solo perché ha dato i natali al suo inventore Daisuke Inoue.
Uno dei precursori del Karaoke sono infatti le sigle degli anime, le famosissime produzioni animate giapponesi, che da decenni presentano il testo in caratteri hiragana in sovraimpressione, pronto per essere cantato.
Finlandia
Strano a dirsi, ma la coppa del mondo di Karaoke non si tiene affatto nel Sol Levante, bensì nella fredda Finlandia! Questo Stato ospita infatti a partire dal 2007 la Karaoke World Championship, un vero e proprio campionato con contendenti che provengono da oltre 30 Paesi.
In occasione dell’evento persino le strade della capitale Helsinki si riempiono di taxi a tema Karaoke, con tanto di microfoni e display per passare il tempo della tratta cantando.
Stati Uniti
Un altro predecessore del Karaoke a tutti gli effetti è l’insieme di programmi sulla TV americana degli anni ’60 che prevedevano la presenza di artisti musicali.
Secondo il critico di musica rock Rob Sheffield, tuttavia, il Karaoke si è consacrato negli Stati Uniti nel 1986, grazie alla canzone “Wild Wild Life” dei Talking Heads, che raffigurava proprio una gara di Karaoke nel video.
Corea del Sud
Nella patria del K-Pop, con una fervida industria musicale passata e presente, non poteva mancare un grande interesse verso il Karaoke. La Corea del Sud ha ereditato dal Giappone la tradizione dei “karaoke box“, spazi privati e insonorizzati in cui piccoli gruppi si possono scatenare senza arrecare disturbo.
Chiamati “norebangs” in Corea questi locali possono assumere anche grandi dimensioni e attirare ampie fette di pubblico impaziente di mettersi alla prova con i più recenti successi degli idol.
Sud-Est Asia
I segreti più oscuri del Karaoke emergono in Paesi come lo Sri Lanka e la Thailandia, dove il fenomeno del Karaoke ha causato non pochi problemi di inquinamento acustico.
Operato spesso in zone molto affollate e in locali con scarsa insonorizzazione, gli abitanti di residenze vicine ai locali da Karaoke hanno infatti in più occasione lamentato la presenza di rumori molesti fino a tarda notte. La canzone di Frank Sinatra “My Way” è stata addirittura bandita da alcuni bar!
Il Karaoke in Italia
Impossibile parlare di Karaoke in Italia senza citare il programma omonimo condotto da un ancora giovanissimo Rosario Fiorello a partire dal 1994. Sul palco di “Karaoke” sono comparse celebrità nazionali come Elisa, Tiziano Ferro, Silvia Salemi e Laura Chiatti.
Ancora oggi il Karaoke è protagonista delle serate estive italiane, grazie anche al repertorio di musiche popolari del nostro Paese.
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