Dal Giappone, con furore…
C’è il Giappone nella nascita del karaoke. A cominciare dal nome che deriva dalla unione dalle due parole giapponesi kara (空 vuota) e il termine ōkesutora (オーケストラ orchestra).
L’inventore del primo apparecchio per la riproduzione di basi musicali su richiesta, un rudimentale juke-box chiamato Juke 8, è stato Daisuke Inoue, un musicista giapponese che a Kobe, nel 1969, ebbe l’idea di realizzare l’impianto.
Anni dopo ha dichiarato di essere stato ispirato da un cliente che, nel locale in cui si esibiva, gli chiese di fare una base adatta alle sue tonalità.
La diffusione del fenomeno, sia in Giappone che in altri paesi asiatici, fu immediata , accelerata dalle nuove tecnologie che cominciavano ad affacciarsi sul mercato.
Filosofia orientale e lo sbarco in occidente. L’elettronica e il boom mondiale
Con la diffusione dell’elettronica e il boom mondiale delle prime tecnologie per l’uso di massa di apparecchi musicali più o meno sofisticati, il karaoke esplode come fenomeno di massa ma assumendo due connotati differenti. Il karaoke orientale diventa sempre più un esercizio sociale, una consuetudine culturale che serve a fare team building nei karaoke aziendali (spesso serve per essere assunti, come prova dopo il colloquio), a unire indissolubilmente le famiglie durante i matrimoni (con una rigorosa scaletta in base alla quale cantano prima i più giovani e poi i più anziani). Insomma la filosofia orientale trionfa, il karaoke diventa un modo per conoscersi meglio, mettersi a nudo e mostrarsi nella propria fragilità.
In occidente si assiste invece ad un approccio più competitivo e commerciale, gli show televisivi che si ispirano al concetto di esibizione canora di dilettanti sbocciano in tutte le emittenti televisive e radiofoniche del mondo. Sempre più locali diventano noti per la presenza del meraviglioso impianto per esibirsi dal vivo e vivere le emozioni di una star…
Karaoke 2.0: la nuova vita “digitale” per pro e hobbisti
L’evoluzione tecnologica da elettronica a digitale, la diffusione di apparati tecnologicamente avanzati (gli smartphone, ad esempio) sempre più performanti, ha creato una nuova strada per gli amanti della scatola musicale, siano essi orientali o yankees. portando il karaoke praticamente ovunque e consentendone quindi anche una fruizione più individualistica (ma altrettanto terapeutica per il buon umore). Anche l’industria discografica, vista la sempre maggiore richiesta di brani per karaoke, ha investito sulla produzione di basi musicali. Molti professionisti, grazie ai nuovi software, riescono prodursi da soli la versione karaoke del loro brano.
Canta il telefono…
E finalmente, con karaoke one puoi cantare al telefono! Sì, proprio così, puoi trasformare il tuo smartphone nel tuo talent show e buttarti nella mischia. Scarica l’app di karaoke one o vai sul sito karaokeone.tv : bastano pochi clic per entrare in un catalogo infinito ricco dei maggiori successi e delle hit del momento. Troverai i tuoi pezzi preferiti con le basi musicali e i testi. Canti subito, e sei pronto per entrare in classifica!
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