Lo Zecchino d’Oro e le sue intramontabili canzoni


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Karaoke le canzoni dello Zecchino d’Oro intramontabili

 

Lo Zecchino d’Oro, il festival della canzone del bambino, fu lanciato nel 1959 da Cino Tortorella, il celebre Mago Zurlì, che fu anche il presentatore per 50 anni. Milioni di bambini sono cresciuti con le canzoni del festival. Ma quali le canzoni più belle ancora oggi intramontabili, scopriamole insieme.

Lo  Zecchino d’ Oro ed il Coro dell’Antoniano

Quarantaquattro gatti e Volevo un gatto nero

Come dimenticare Mariele Ventre, la storica maestra del festival dei bambini, che diresse per anni il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Popolare tra i bambini ma anche tra gli adulti, ed in Eurovisione dal 1969. Quarantaquattro gatti è sicuramente una delle canzoni più conosciute ed intramontabili, Barbara Ferigo è stata la bambina che ha cantato questo brano, il maestro Giuseppe  Casarini scrisse il pezzo. Il testo entrò a far parte dell’immaginario degli italiani negli anni ’60, anni in cui in tutto il mondo stava scoppiando la “contestazione” e studenti ed operai marciavano compatti, come dice la canzone che parla di gatti compatti che chiedevano diritti. Del 1969 lo Zecchino d’Oro raggiunse l’apice degli ascolti, spopolò al festival la canzone Volevo un gatto Nero. La canzone fu interpretata da Vincenza Pastorelli, una bimba di quattro anni proveniente da Lecce. La sua canzone spopolò in Italia ed anche all’estero, ebbe infatti molto successo in Giappone, vendendo milioni di copie è ancora oggi popolarissima.

Lo Zecchino d’ Oro e il periodo d’Oro

Il caffè della Peppina

A cavallo tra gli anni ’60 e ’70 viene lanciato il brano Il Caffè della Peppina, brano vincitore della tredicesima edizione. Una canzone che ebbe uno strano effetto, infatti suscitò diverse polemiche. La colpa non fu dei cantanti ma della politica. Infatti lo Zecchino d’Oro fu portato in Parlamento perché si sosteneva che la trasmissione creasse il divismo infantile, anche se la cosa si concluse ben presto. Il Caffè della Peppina è stato eseguito da Simonetta Gruppioni e Marina d’Amici e strano caso le due bambine lavorarono entrambe da adulte in un bar. Il testo era estremamente fantasioso ed il brano scritto da Tony Marcucci e Alberto Anelli stupì il pubblico dello Zecchino d’Oro. La canzone raccontava attraverso metafore la povertà del dopoguerra. Il caffè era a quei tempi un lusso ed era meglio non berlo di mattina perché poteva avere un effetto lassativo.

Lo Zecchino d’Oro e le canzoni più attuali

Il Coccodrillo come fa e le tagliatelle di nonna Pina

Anche negli anni ’90 e ’00 il festival dei bambini spopolò con molte canzoni di successo. Furono affrontati i problemi del terzo mondo, e si raccolsero fondi a favore dei meninos de rua, i bambini delle favelas brasiliane. Tra le canzoni più popolari ricordiamo “ Il Coccodrillo come fa” che si inserisce nella tradizione delle filastrocche. Il brano è stato interpretato da Carlo Andrea Masciadri e Gabriele Patriarca e scritto da Oscar Avogrado. La canzone che parlava di diversi animali e del loro verso, si concludevano sul l’interrogativo del verso del coccodrillo. Nel 2003 Le tagliatelle di Nonna Pina  acquisiscono molta notorietà tanto da essere cantate nella trasmissione di Antonella Clerici  “La prova del cuoco”. La canzone scritta da Gian Marco Gualandi si aggiudicò il primo posto, avendo un buon ritmo per gli show televisivi, tanto da essere usata in variate trasmissioni. Nacquero anche versioni dance da lanciare nelle discoteche.


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