Tre miti sull’origine della musica che forse non conoscevi
La musica è un arte, capace di sopravvivere negli anni e di adattarsi ad ogni tipo di cambiamento, permettendole di evolversi con il passare del tempo. Dall’antichità fino ai giorni nostri, la musica è sempre stata una costante nella vita degli essere umani, ma quando è nata esattamente? Non si hanno certezze su una data precisa, la cosa certa è che chiunque l’ha inventata si merita almeno una statua. Noi di Karaoke One oggi vogliamo raccontarvi 3 miti sull’origine della musica che probabilmente non conoscete, mettetevi comodi e buona lettura!
Orfeo ed Euridice
Orfeo, figlio di Apollo e di Calliope (Musa del bel canto), fu addestrato dallo stesso Apollo nell’arte delle musica e ricevette da lui in dono una cetra. Con questa, Orfeo intratteneva gli Dei, incantava le belve e gli elementi della natura, tanto che le fronde degli alberi si avvicinavano quando sentivano il canto di Orfeo e le montagne lo seguivano mentre camminava sulle pianure delle Tracia. Secondo Orfeo, il canto rasserena e tiene lontane le emozioni oscure, mentre quelle più forti si ingentiliscono e possono essere espresse in maniera più dolce. La sua musica gli consente anche di penetrare nelle più oscure profondità degli Inferi, per riportare in vita la sua amata Euridice, morta a causa di un morso di un serpente. Alla notizia della dipartita dell’amata, Orfeo non si da per vinto e trova l’entrata dell’Inferno a Cuma, vicino Napoli, affrontando e superando la resistenza di Caronte prima e Cerbero poi, fino a presentarsi al cospetto di Proserpina ed Ade. Ottiene quindi il permesso di riportare nel mondo dei vivi Euridice, con la sola condizione di non voltarsi a guardarla mentre lo segue. Un mito molto bello e romantico, non credete?
Pan e Siringa
Pan era un Dio mezzo uomo e mezzo caprone che non viveva sull’Olimpo, bensì sulla Terra prediligendo montagne, prati e selve. Venerato e temuto da tutti(dal suo nome deriva, infati, la parola panico), era capace di arrabbiarsi con chiunque lo disturbasse, producendo urla terrificanti che provocavano forte timore e paura. Pan aveva inoltre un forte desiderio sessuale, amò e sedusse svariate donne e ninfe, tra queste la naiade(ninfa delle acque) Siringa. Quando il Dio le apparve davanti, lei scappò intimorita e, conscia del fatto che sarebbe stata catturata da lì a poco, pregò suo padre di cambiarle l’aspetto. Ladone(Dio fluviale, padre di Siringa) accolse le preghiere della figlia e la trasformò in una canna nei pressi di una palude. Pan, infuriato per l’accaduto, recise la canna in più parti e le legò fra loro. Il vento però, vibrando nelle canne, produsse un suono melodico ed il Dio, incantato da tale musica, utilizzò le canne per creare uno strumento musicale a cui darà il nome di Siringa(successivamente conosciuto come Flauto di Pan). Nel mentre, Pan pronunciò queste parole: “Così continuerò a parlarti.”
La nascita della musica
Rea era la moglie del Dio Crono. Proprio questo le divorò i figli per paura che uno di loro potesse un giorno spodestarlo dal suo trono. Quello che gli era sfuggito, però, è che Rea riuscì a salvare l’ultimo suo bambino(un certo Zeus), colui che in futuro sarà chiamato il Dio del Cielo e capo di tutti gli Dei dell’Olimpo. Per salvare suo figlio, Rea chiamò dei ragazzi, i Coribanti, che coprirono il pianto del neonato battendo pietre, bastoni e metalli, accompagnando il tutto con voci e tamburi improvvisati; fecero così scoprire al mondo intero la musica, riprodotta e cantata a squarciagola, col fine di salvare una vita.
Fateci sapere cosa ne pensate!
E voi eravate a conoscenza di almeno una sulle tre storie? Fatecelo sapere e ricordate che potete scaricare la nostra app Karaoke One per divertirvi, da soli oppure in compagnia!
0 Comments